Il 2022 è stato l’anno dei viaggi ed è per questo che l’Islanda non era più una possibilità.

Il desiderio di andarci era grandissimo, io e il mio compagno eravamo ad un passo dalla meta, indecisi perché sapevamo essere un viaggio abbastanza costoso. Ma ci siamo lanciati e a luglio abbiamo prenotato il nostro tour di 5 giorni del sud-ovest dell’isola.

Inutile dirvi che è stata la scelta più azzeccata dell’anno.

: “Andiamo in Islanda!!”

: “Ma a fare cosa? Non c’è niente!” ecco la risposta che tutti ci davano, tranne quelli che ci erano già stati.

Invece a me l’Islanda è letteralmente scoppiata dentro! Come un fulmine a ciel sereno, come un arcobaleno dopo una tempesta, come l’aurora boreale in una notte fredda e stellata.

Siamo partiti da Milano Malpensa con un volo diretto per Keflavik, l’arrivo era previsto per il tardo pomeriggio, quindi dopo aver ritirato la nostra Duster abbiamo deciso di pernottare in zona.

Da brava vegana prima della partenza ho spulciato i vari menù dei ristorantini e uno in particolare mi aveva colpito per la particolarità della location, una libreria. Abbiamo mangiato circondati dai libri, il menù era impaginato in un vecchio volume, sulla porta della cucina c’era scritto “Librarians only”. Era un’atmosfera davvero suggestiva.

Dopo cena abbiamo fatto un giro in macchina alla ricerca dell’aurora, dato che le possibilità di avvistamento erano piuttosto elevate, ma niente non si è fatta vedere, stanchi morti ci siamo rifugiati sotto le coperte.

Alle 6 di mattina sono stata svegliata dal forte vento accompagnato da pioggia battente.

Buongiorno Islanda.

Ci rido su, ma lì per lì non l’ho  presa benissimo. Sapevo che fosse un paese imprevedibile e durante il nostro soggiorno l’ho imparato ancora di più, ed è proprio questo che la rende unica.

Il nostro secondo giorno è saltato completamente, avevo programmato il  Golden Circle e arrivo a Vik.

Ovviamente non era possibile dato le condizioni meteo. Ma c’è un ma, avevo programmato una mini tappa proprio a metà del tour, alla Laugarvatn Fontana. E quindi ci siamo avviati con il vento abbastanza forte e la pioggia verso la nostra meta, una spa geotermale, poco distante dalla quale sorge un vulcano. Noi non siamo andati per rilassarci, ma per vedere il Volcano Bread, pane cotto con il calore della terra, grazie all’energia geotermica.

Il pane viene messo in una pentola, ricoperta da una pellicola e interrato per 24h. La cosa meravigliosa è che il terreno è caldo e l’acqua bolle sulla riva del lago. Questi forni geotermici sono utilizzati anche dalle persone del posto.

La visita si è conclusa con un mini buffet per assaggiare il pane, che contiene latte, ma io per fortuna ne ero al corrente.

Tutta la mattina è stata accompagna da pioggia incessante, solo quando ci siamo rimessi in macchina si è un po’ calmata. Immessi sulla Ring Road, non puoi che rimanere affascinato dal paesaggio che si prospetta davanti ai tuoi occhi, distese di verde, di terra nera, di pecore e cavalli sul ciglio della strada. Paesaggi pieni di quello che apparentemente sembra niente, invece è tutto. Non avevamo in programma soste, dato il clima, il mio umore era grigio quasi come il cielo, fino a quando Enrico esclama : “Una cascata, andiamo a vederla!”, ero molto scettica, ma ho fatto bene ad ascoltarlo, da li la nostra Islanda ha preso una piega completamente diversa.

Seljalandfoss, la cascata a 360֯, grazie ad un piccolo sentiero infatti si può passare dietro al suo getto potentissimo, immersi totalmente nella natura e cullati dal rumore potente dell’acqua che cade.

Ripartiamo verso sud e pochi km dopo ci imbattiamo nella cascta più conosciuta, usata come copertina perfino dalla Lonely Planet.

Skogafoss, la cascata perfetta, la si può ammirare dal basso, come abbiamo fatto noi, dato che pioveva di nuovo molto forte, oppure si possono salire i 400gradini e godersela dall’alto.

Il nostro secondo giorno si è concluso con l’arrivo a Vik, piccola cittadina del sud, con una cena veloce al vietnamita, una ricerca dell’aurora che ovviamente non si è palesata, nonostante il cielo stellato e il clima perfetto. Ma le speranze non si perdono mai.

Restate sintonizzati sognatori, le prossime tappe saranno cariche di posti e paesaggi mozzafiato.