Oggi si festeggia un compleanno importante.

La mia prima Aurora boreale compie un anno.

E io la voglio festeggiare, come si deve, perchè l’ho sognata da quando ne ho memoria, l’ho rincorsa, l’ho rimandata per 3 anni di fila, l’ho aspettata come si aspettano le cose più belle.

E poi eccola li, vista dal mio amato posto finestrino.

Dopo una partenza posticipata di un giorno,, 3 diversi aerei, quasi 9h tra voli, cambi, corse in aeroporto, quando la stanchezza aveva completamente preso il sopravvento, LEI!

Stavamo volando da Oslo a Tromsø, la Parigi del nord, la capitale artica. 

Quando in preda ad un dubbio esistenziale ho chiesto ad Enrico: “Ma secondo te quanti km fa un aereo in un’ora?”

Lui più stanco di me, probabilmente si sarà chiesto “Ma perchè non dormi?”, invece mi ha risposto: “Mah, saremo sugli 800km\h, circa! Perchè?”

Da li il mio cervello, ha iniziato a calcolare: Tromsø è 350km sopra il Circolo polare artico, il nostro arrivo è per le h21:30, ad occhio e croce voliamo sul circolo alle 21, potremmo vederla per le 21:05/21:10.

 

Così mi sono incollata al finestrino, facendo buio il più possibile con le mani, me la sentivo, sapevo che sarebbe arrivata. 

E poi all’improvviso, una luce bianca, come una nuvola! La prima foto salvata sul telefono segna esattamente le 21:10

“Eccola, eccola!” ho esclamato!

Ho preso il mio compagno e l’ho letteralmente spiaccicato al finestrino. Dopo un primo momento di incertezza anche lui l’ha vista. 

E lei, la Dama Verde, è esplosa. Un fascio di luce potente ballava al mio fianco, io non riuscivo quasi a  respirare mentre i miei occhi erano ormai un fiume in piena, la mia Aurora il mio “DREAM BIG” come la chiamo io, mi stava accogliendo in Norvegia e io non potevo desiderare benvenuto migliore!